Prima di iniziare a leggere questo articolo, per riuscire a comprenderlo al meglio, sarebbe importante controllare se, nel vostro Smartphone, sia presente l’applicazione Torcia; in caso non fosse presente ecco due link per scaricarla:

https://itunes.apple.com/it/app/torcia/id451129895?mt=8

https://play.google.com/store/apps/details?id=com.surpax.ledflashlight.panel&hl=it

Perché è importante avere questa applicazione ?

Perché adesso cercheremo di capire uno degli aspetti più complicati da comprendere dell’ACT , quello della Consapevolezza, seppur tale termine sia usato e abusato non è semplice capire che cos’è la Consapevolezza e perché capire e comprenderla possa esser utile.

Possiamo accedere a questo “spazio psicologico” notando che noi stiamo notando o diventando consci della nostra coscienza. Un luogo dal quale possiamo osservare la nostra esperienza senza esserne coinvolti, un punto di vista.

Tradizionalmente l’ACT si focalizza su tre sensi del sé : il sé concettualizzato, il sé come consapevolezza e il sé come contesto.

Per comprendere questi termini proviamo a svolgere il seguente esperimento, sarebbe importante, prima di proseguire la lettura dell’articolo, che voi abbiate svolto questa esperienza:

quando possibile, spegnete tutte le luci della stanza in cui vi trovate, cercate di creare una condizione di scarsa luminosità, più buio c’è meglio è;

una volta raggiunta tale condizione aprite l’applicazione della torcia e, notando ciò che accade, illuminate con la torcia la stanza attorno a voi;

illuminate una parete, un arredo, un piccolo dettaglio, la vostra mano.

Prendetevi due minuti del vostro tempo per notare quanto sta accadendo, notate ciò che state facendo…

via GIPHY

Che cos’è successo?

Nelle nostre mani c’era un cellulare, accesa la torcia un raggio di luce è uscito improvvisamente e ha illuminato parte della stanza, svelando una parete, un mobilio, un dettaglio. I mobili sono il nostro sé concettualizzato. Il raggio di luce è il continuo processo di notare , sé come consapevolezza. Quando la luce risplende su parti diverse della stanza, diverse parti del mobilio vengono svelate: una scrivania, un armadio, un divano. Ma, ovunque la luce risplenda, qualsiasi cosa illumini e riveli, il raggio di luce proviene sempre dalla stessa sorgente, dallo stesso luogo: la lampada stessa. La lampada è il sé come contesto.

Sé concettualizzato: tutte le credenza, i pensieri , le idee, le immagini, i giudizi tutto ciò che costituisce il concetto di me stesso, che descrivono “chi sono” come persone: la descrizione di me stesso. La fusione con questi pensieri conduce a un senso di sé come descrizione: io sono i miei pensieri.

Sé come consapevolezza: il continuo processo di notare la nostra esperienza, in contatto con il momento presente.

Sé come contesto: lo spazio dal quale notare ciò che accade; il prospettiva, il punto di vista da cui notare ciò che accade; l”Io” che nota qualsiasi cosa sia notata in qualsiasi momento.


Tratto da Harris Russ;  ” Fare ACT. Una guida pratica per professionisti all’Acceptance and Commitment Therapy” Franco Angeli Editore.

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9 Marzo 2018

La Torcia.

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