Dalla prossima Domenica, per 12 settimane alle 12.00 verranno pubblicati dei consigli pratici da mettere in atto con i bambini da 0 ai 12 anni. Questi 12 passi tratti dal libro di Daniel J. Siegel e Tina Payne Bryson, offrono la possibilità di sfruttare i momenti della vita quotidiana per poter incidere in maniera efficace sullo sviluppo mentale e emotivo del proprio figlio o della propria figlia.
Le radici dell’approccio psico-educativo proposto in questo libro sono gli studi nell’ ambito delle neuroscienze, che supportano l’importanza dell’integrazione tra le diverse aree cerebrali per poter utilizzare al meglio le proprie capacità.
Se conosciamo i meccanismi del funzionamento del cervello nei bambini e allo stesso tempo, apprendiamo come possiamo favorire l’integrazione tra le diverse aree, abbiamo in mano la possibilità di far crescere un bambino psicologicamente più forte e resiliente, ossia capace di fronteggiare e di riprendersi dalle difficoltà.
Ma cosa volete davvero per i vostri figli? Che tipo di qualità vi augurate che sviluppino e portino con sé nella vita adulta?
Molto probabilmente, desiderate che siano felici, autonomi e abbiano successo in quello che fanno. Desiderate che intrattengano relazioni appaganti e vivano una vita densa di significato e finalità.
I momenti di serenità ed equilibrio sono quelli che i genitori utilizzano più volentieri per cercare di coltivare la mente dei propri bambini per aiutarli a realizzare il loro potenziale. Nei momenti più frenetici e stressanti al contrario tutto ciò che ci auguriamo è di non dover sentire nostro figlio piangere, gridare o urlare. Effettivamente il tempo che i genitori riescono a dedicare ai bambini per lo sviluppo intenzionale di queste qualità è molto poco, la maggior parte dei genitori cerca di gestire le varie incombenze tra impegni, preoccupazioni e scadenze e dal punto di vista emotivo si mira soprattutto a non farli preoccupare o far vivere ai propri figli esperienze tristi.
Tuttavia è il cervello a determinare in larga misura chi siamo e cosa facciamo e il cervello del bambino viene plasmato in misura significativa dalle esperienze che offriamo come genitori.
La vera rivoluzione è che i momenti che generalmente cerchiamo di evitare o nei quali i genitori cercano di sopravvivere costituiscono in realtà delle opportunità per aiutare i bambini a “fiorire” e a coltivare il proprio potenziale.
Costituiscono delle opportunità, persino dei doni, perché un momento di sopravvivenza è anche un momento per fiorire.
Seguendo questi 12 Passi, si cercherà di trasformare l’esplosione di rabbia di un bambino in un’opportunità per realizzare l’integrazione fra le diverse parti del suo cervello e favorire uno sviluppo adeguato. Nell’attesa del primo consiglio ecco, per questa settimana, tre articoli tratti dal libro di Daniel J. Siegel e Tina Payne Bryson