Avete un bambino piccolo ?
Provate a pensare quando arriva il momento di cambiargli il pannolino.
Prendete il bambino in braccio, vi avvicinate al fasciatoio e ?
Di certo non vi mettete a ripetere i vari passaggi a voi stessi : ” Bene adesso lo prendo, lo alzo, lo metto sul fasciatoio, lo distendo, gli tolto le scarpe, i calzini, gli apro il body, gli tiro via il pannolone, gli passo una salvietta, lo porto in bagno, lo lavo, o asciugo, metto la crema, prendo il pannolino, gli alzo i piedi, gli infilo il pannolino, apro le linguette, le chiudo, chiudo il body, rimetto i pantaloni, infilo i calzini, le scarpe, fatto.“
Non è necessario che vi ripetiate i passi da compiere perché quando cambiate il pannolino lo fate e basta: l’avete già fatto così tante volte che non pensate nemmeno più a quello che state facendo.
Il vostro cervello attiva gruppi di neuroni che vi fanno svolgere le singole azioni senza neppure rendervi conto che state ricordando come farlo. Questo è un tipo di memoria, le esperienze passate influiscono sul comportamento nel presente senza alcuna consapevolezza del fatto che la memoria sia stata attivata.
Se, invece, pensate al giorno in cui avete cambiato il pannolino per la prima volta potreste fermarvi un attimo sondare la memoria e rievocare un’immagine di voi che afferrate nervosamente la caviglia di quel piccolo bambino e, mentre pensate attivamente a queste immagini ed emozioni, essere consapevoli di star ricordando un’esperienza del passato. Anche questa è memoria, ma di un tipo diverso da quella che ora vi consente di cambiare il pannolino senza pensarci.
Questi due tipo di memoria si intrecciano e collaborano nella vita normale di ogni giorno, la memoria che vi consente di cambiare il pannolino senza soffermarvi su ogni passo è definita memoria implicita, la memoria che vi fa rievocare il giorno e la prima volta che avete cambiato il pargolo viene definita esplicita.
Generalmente consideriamo memoria solo quella esplicita, tuttavia è fondamentale sapere e conoscer entrambi i tipi di memoria, anche perché, la prima memoria con la quale entriamo in contatto appena nati, e che abbiamo unicamente fino ai 18 mesi all’incirca, è proprio quella implicita.
I ricordi impliciti infatti formano all’ interno del nostro cervello una serie di aspettative sul modo in cui va il mondo, aspettative basate sulle nostre esperienze precedenti che, senza esserne pienamente consapevoli influenzano il nostro modo di comportarci e di vivere nella vita quotidiana.
Tratto da : Sigel; 12 Strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino. Raffaello Cortina Editore