Unire la Logica alle Emozioni
Quando vostro figlio è agitato o arrabbiato, sopraffatto da emozioni intense e scomode, per prima cosa è fondamentale entrare in sintonia con lui sul piano emotivo. Partire dal loro stato Emotivo per poi arrivare alla Logica. Successivamente quando il bambino è più tranquillo o il livello dell'emozione attivante è diminuita si può passare alla parte dedita alle indicazioni, alle regole e alla disciplina.
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Prima si fanno conoscere le emozioni al bambino meglio è. Fate da specchio ai suoi stati d’animo, soprattutto con segnali non verbali come abbracci ed espressioni del volto; verbalizzate il più possibile il potenziale stato emotivo :" Sei Arrabbiato vero?" Poi, dopo essere entrati in sintonia con lui definite il limite: "I morsi fanno male, ricordi quando ti hanno fatto Ahi Ahi ?". Infine, fornite un'alternativa al comportamento o spostate l'attenzione su un altro compito :"andiamo a colorare questa rabbia sul foglio"
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Fondamentale ascoltare innanzitutto il bambino quando vi racconta cosa l'ha fatto stare male. Abbracciatelo e ripetetegli quello che avete sentito, teatralizzando il piùpossibile l'aspetto emotivo soprattutto dal punto di vista non verbale: "Sei triste perché Leo non può venire a giocare, vero?" Poi, dopo aver stabilito un contatto emotivo con il bambino, aiutatelo a re incanalare le proprie risorse verso la soluzione del problema e un comportamento più appropriato: "So che sei molto arrabbiato, ma non devi prendertela con la mamma. Hai qualche altra idea per giocare? Forse potremmo vedere se Leo può venire domani."
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Ascoltate vostro figlio, ascoltatelo con attenzione e ripetete ciò che ha detto riguardo alle sue emozioni. Contemporaneamente utilizzate il tono della voce, le parole, lo sguardo e altri segnali non verbali per esprimere un concetto chiaro : Ti sto capendo, ti sto comprendendo, sono qui con e per te. Tali aspetti anche a questa età, strumenti efficaci per calmare le emozioni intense. Poi, incanalate l'attenzione e le energie verso la ricerca di una soluzione, seguita, a seconda delle circostanze, dalla definizione dei limiti e dall'applicazione della disciplina.
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Fondamentale ascoltare vostro figlio, poi fate da "specchio" ai suoi sentimenti, ripetendo ciò che ha detto. Ponente molta attenzione a non trattarlo con un atteggiamento di sufficienza o superiorità: limitatevi a ripetere ciò che sentite. E impiegate la comunicazione non verbale nonostante vostro figlio stia diventando grande è sempre importante continuare a sentirsi amati e coccolati. Nel momento in cui vi siete accorti che vostro figlio ha capito di essere ascoltato e compreso, assieme, spostate l'attenzione verso la pianificazione e, se necessario, la disciplina. Mostrate rispetto, parlando in modo chiaro e diretto il bambino ormai è grande abbastanza per ascoltare e comprendere una spiegazione logica della situazione e le conseguenze che eventualmente ne derivano.
Questi 12 passi sono tratti dal libro di Daniel J. Siegel e Tina Payne Bryson, offrono la possibilità di sfruttare i momenti della vita quotidiana per poter incidere in maniera efficace sullo sviluppo mentale e emotivo del proprio figlio o della propria figlia.
Se vi fosse bisogno di supporto non esitare a contattarmi.
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