La Mente Salvavita.

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5 Marzo 2017
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La Mente Salvavita.

La Mente Salvavita, il cartone “I Croods” può essere un’utile spunto per capire come la nostra mente si sia evoluta per essere un’efficace salvavita. C’era una volta l’età della pietra, quando gli uomini stavano nelle caverne per proteggersi dalle bestie feroci e trovare di cosa cibarsi significava rischiare la vita. Tutto era molto diverso, allora, tuttavia Eep, la figlia maggiore dei Croods, non ce la fa più ad accontentarsi della mera sopravvivenza; vuole uscire, curiosare, in una parola: vivere. Perché mai tutto ciò che è nuovo dev’essere considerato letale? Il motto del capofamiglia dei Croods è :” Non smettere mai di avere paura”. Se la tua mente assomiglia almeno un po’ alla mia mente, allora non mancano di certo dei pensieri negativi, delle paure e delle preoccupazioni che ti suscitano emozioni spiacevoli. Perché però la nostra mente ci propone di continuo preoccupazioni, problemi, ansie e stress ? Vedi, la mente umana si è evoluta a pensare negativamente. I nostri antenati, come nel cartone sopracitato, vivevano in un mondo di costanti pericoli, grandi animali con grandi denti nascosti dietro ogni angolo. Così, la tua mente doveva costantemente stare attenta ai pericoli, anticipando qualsiasi cosa potesse farti del male in qualche modo : “ Fai attenzione. Potrebbe esserci un ghepardo  in quella caverna. Potrebbe esserci un lupo in quei cespugli. Quella persona laggiù è un amico o un nemico?”. Se tu fossi stato un uomo delle caverne e la tua mente non avesse fatto bene questo lavoro, molto probabilmente saresti morto presto. E questo è ciò che abbiamo ereditato dai nostri antenati: la nostra mente moderna è fondamentalmente una macchina “salva vita”. Cerca costantemente di metterti in guardia da qualcosa che potrebbe andare storto “ sbaglierai l’esame” “ lui potrebbe respingerti”, “ succederà un incidente”, “non sarai in grado”, “ ti sentirai male”. Questo è normale, la mente di chiunque fa questo. La nostra mente si è evoluta a pensare negativamente. Cerca di fare il suo lavoro principale, cioè proteggere e mantenerci in vita. Oggi, tuttavia difficilmente abbiamo la fortuna o meglio la sfortuna di incontrare creature o animali così feroci da metterci in pericolo di vita, la nostra mente però questo non lo sa e si attiva ugualmente come faceva quando vivevamo nelle caverne, mette in moto tutte le difese, le armi, che abbiamo a disposizione per essere pronti a reagire ad ogni evenienza, che sia un leone o, molto più probabile al giorno d’oggi, un esame o un colloquio lavorativo.

                                                                                           

Tratto da Harris, R. Fare ACT. Franco Angeli, 2011

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