Immagina una scacchiera, dove i pezzi bianchi sono tutti i tuoi pensieri e sentimenti positivi e i pezzi neri sono tutti quelli negativi. Trascorriamo la vita cercando disperatamente di dar avanzare i nostri pezzi bianchi e annientare tutti i pezzi neri. Ma il problema è che c’è un numero infinito di pezzi bianchi e neri. Non importa quanti pezzi neri elimini, ne appariranno altri. Inoltri, i pezzi bianchi attraggono i pezzi neri. Ad ogni pezzo bianco che muovi a sua volta si muove un pezzo nero. Possiamo trascorrere la vita sprecando un sacco di tempo ed energie a tentare di vincere una battaglia che non potrà mai essere vinta. O possiamo imparare ad essere più simili alla scacchiera. La scacchiera è in contatto intimo con i pezzi, ma non è coinvolta nella battaglia. C’è una parte di noi che funziona come la scacchiera. Nell’ ACT questa parte di noi viene chiamata il sé che osserva e ci permette di uscire dalla battaglia con i nostri pensieri e sentimenti e contemporaneamente di dar loro pieno spazio di muoversi intorno.